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Global | | 26 Agosto 2016
Dichiarato lo stato di emergenza: subito
50 milioni, stop alle tasse ai terremotati
Dichiarato lo stato di emergenza: subito 50 milioni, stop alle tasse ai terremotati
Il governo decide i primi interventi per affrontare il dopo-terremoto che ha sconvolto il centro Italia. In un consiglio dei ministri che Matteo Renzi definisce "triste per un conto umano devastante", l'esecutivo ha dichiarato lo stato di emergenza, stanziando i primi 50 milioni e decidendo lo stop alle tasse delle popolazioni colpite. Ma il premier prova a guardare oltre l'emergenza dell'assistenza ai sopravvissuti e della ricostruzione annunciando il progetto 'Casa Italia' per cercare "tutti insieme, al di la' delle visioni politiche", di mettere in piedi un sistema di prevenzione infrastrutturale che eviti per il futuro la triste conta dei morti che colpisce l'Italia dopo ogni terremoto. Dal fondo emergenze saranno subito messi a disposizione 50 milioni per i primi interventi oltre al blocco delle tasse a cui lavorera' a breve il Mef. La ricostruzione di paesi e borghi verra' dopo ma il governo sembra avere idee chiare. Nessuna new town, secondo il modello molto discusso dell'Aquila, ma interventi "il piu' veloce possibile" e decisi insieme ai sindaci, assicura il premier, per rimettere in piedi paesi, come Amatrice, simbolo dell'Italia oltre che del reatino. E permettere agli abitanti di restare vicini alle loro radici. Magari, si impegna Renzi, evitando sprechi e ruberie sugli appalti. "I soldi - spiega - vanno spesi bene nel rispetto dei cittadini italiani, quanti soldi sono stati buttati via in passato e in questo senso il modello Anac puo' essere applicato anche nella ricostruzione. Chi ruba e' uno sciacallo". Se all'Aquila, "c'e' stato un blocco" nella ricostruzione, questo, si impegna il presidente del consiglio, non avverra' ora. "Dobbiamo fare un'operazione per cui i lavori procedono spediti", dice nella conferenza stampa dopo il cdm insieme ai ministri Delrio e Madia. Ma il premier esibisce la sua esperienza "da sindaco" per rilanciare il tema della prevenzione che "magari non rende in termini di consensi immediati ma fa bene al paese"
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