Inaugurato a Salerno Elpis: primo ristorante sociale campano
Inaugurato a Salerno Elpis: primo ristorante sociale campano
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È stato tagliato ieri, dal Ministro del lavoro e delle poliche sociali Poletti, il nastro di "Elpis", primo ristorante sociale campano, nato a Salerno, in via Fresa, nei locali della ex scuola elementare San Leonardo, messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Realizzato su iniziativa dell'Onlus "L'Abbraccio" e grazie al contributo dell’8xmille della Chiesa Valdese, sarà aperto tutti i giorni dalle 12.30 alle 15.00, prevedendo l’erogazione di 130 pasti al giorno, al costo simbolico di 1 euro, per coloro che stanno vivendo un momento di difficoltà economica.
Un progetto ambizioso e certamente lodevole in una fase storica in cui, secondo ricerche Istat, un milione e 470mila famiglie residenti in italia vivono in condizioni di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni e 102mila persone, pari al 6,8% dell'intera popolazione del Paese.
Il primo ristorante sociale italiano era nato nel 2014 a Milano, su iniziativa dell ex presidente dell'Inter, Ernesto Benedetti, e l'allora assessore alle Politiche sociali della Regione Campania, Bianca D’Angelo, aveva mostrato grande entusiasmo a riguardo e la ferma volontà di replicare l'iniziativaa in terra campana: “Vista la tradizionale capacità solidale di napoletani e campani, sono certa che l'iniziativa milanese possa essere replicata anche sui nostri territori. La Campania ha un cuore grande e lo dimostrerà. Ritengo in tal senso che le Istituzioni pubbliche non possano far mancare il proprio apporto a idee così innovative e così meritevoli dal punto di vista della solidarietà e dell'assistenza ai meno fortunati".
Detto fatto. Dopo circa due anni, non solo anche la Campania ha avuto il suo punto di ristorazione pro bono, ma, durante l'incontro sul tema "Per un welfare a costo zero in un Sud che opera", che ha seguito l'inaugurazione (e che ha visto la partecipazione del presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca, del Prefetto Salvatore Malfi, del sindaco Vincenzo Napoli, dell’assessore comunale alle Politiche Sociali Nino Savastano e quello all’Ambiente Angelo Ceramanno e del Moderatore della Tavola Valdese, finanziatore dell’iniziativa) i sindaci del Comprensorio hanno espresso la volontà di replicare l’esperienza nel proprio territorio.
Un progetto ambizioso e certamente lodevole in una fase storica in cui, secondo ricerche Istat, un milione e 470mila famiglie residenti in italia vivono in condizioni di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni e 102mila persone, pari al 6,8% dell'intera popolazione del Paese.
Il primo ristorante sociale italiano era nato nel 2014 a Milano, su iniziativa dell ex presidente dell'Inter, Ernesto Benedetti, e l'allora assessore alle Politiche sociali della Regione Campania, Bianca D’Angelo, aveva mostrato grande entusiasmo a riguardo e la ferma volontà di replicare l'iniziativaa in terra campana: “Vista la tradizionale capacità solidale di napoletani e campani, sono certa che l'iniziativa milanese possa essere replicata anche sui nostri territori. La Campania ha un cuore grande e lo dimostrerà. Ritengo in tal senso che le Istituzioni pubbliche non possano far mancare il proprio apporto a idee così innovative e così meritevoli dal punto di vista della solidarietà e dell'assistenza ai meno fortunati".
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nella dinamica della giustizia penale, la fase dell’esecuzione sembra assumere oggi un rilievo decisivo, rappresentando una prospettiva privilegiata da cui osservare il fenomeno dell’accertamento penale nel suo complesso. Il senso della pena, le alternative alla detenzione, il rispetto dei diritti delle persone recluse: tutte questioni che sono al centro di un vivace dibattito, il quale impone un attento studio dei profili giuridici in senso stretto per adeguatamente apprezzare
l’interesse di vasti settori dell’opinione pubblica per questa materia, considerata la delicatezza e l’antinomia dei valori in gioco. Queste lezioni itineranti, dunque, “servono” affinchè vi possa essere una interazione “concreta” tra “diversamente liberi” dei vari Istituti penitenziari coinvolti nel progetto e gli studenti che hanno interesse a conoscere la “reale” portata del diritto penitenziario e della giurisdizione di sorveglianza. Nella prossima lezione itinerante prevista per il
21 maggio ore 10.30 presso l’Istituto penitenziario di Pozzuoli si parlerà di “Affettività e carcere: un binomio (im)possibile?»
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30 Aprile 2019 -
​Oggi le Arciconfraternite sono conosciute spesso solo come legate al culto dei morti, proprietarie di cappelle sepolcrali. E’ proprio a partire da questa riduttiva idea che si è sviluppata la necessità di far conoscere, a Napoli ed alla Campania, che le Arciconfraternite sono anche legate all’arte, alla cultura, alla preghiera ed alla solidarietà. Ed ecco che nasce l’iniziativa “Le Meraviglie, un viaggio nell’arte”, un vero e proprio “itinerario di fede e cultura tra le storiche Arciconfraternite del Vomero”.
​Dal prossimo 10 maggio negli ipogei della Cappella del SS. Rosario al Vomero ed in quella di Santa Maria del Soccorso all’Arenella, saranno esposte le opere, di carattere sacro, del maestro ancora vivente Carmine Meraviglia, un pittore i cui quadri saranno visibili gratuitamente fino a domenica 9 giugno. La mostra resterà aperta al pubblico tutti i sabato dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 16 alle ore 20,00, mentre la domenica dalle ore 9,30 alle ore 13,30.
​Ad arricchire il programma ci saranno due concerti, il primo nella Chiesa del SS. Rosario al Vomero Vecchio il 10 maggio ed il secondo nella Chiesa di Santa Maria del Soccorso l’8 giugno del Napoli City Choir diretto dal M° Carlo Morelli.
​L’Evento è patrocinato dalla Regione Campania e dalla SCABEC.
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