LEADERBOARD
Economia | | 22 Giugno 2017
Istat: più equità nei redditi
grazie a bonus, pensioni e sostegni
Istat: più equità nei redditi grazie a bonus, pensioni e sostegni

Nel 2016, sulla base delle stime del modello di microsimulazione dell'Istat l'intervento pubblico, realizzato attraverso l'imposizione fiscale e contributiva ed i trasferimenti monetari, ha determinato una riduzione della diseguaglianza di 15,1 punti percentuali dell'indice di Gini: da un valore di 45,2 punti misurato sul reddito primario a uno di 30,1 in termini di reddito disponibile. Le pensioni e gli altri trasferimenti pubblici hanno avuto un impatto redistributivo di 10,8 punti, maggiore rispetto a quello determinato dal prelievo di contributi sociali e imposte (4,3 punti).

L'intervento pubblico migliora la posizione del 56,6% degli individui con redditi familiari di mercato nulli o molto bassi, appartenenti al quinto più povero della popolazione. Al crescere del reddito di mercato diminuisce l'importanza dei trasferimenti e aumenta quella del prelievo, determinando peggioramenti che non riguardano soltanto individui in famiglie con redditi di mercato elevati, ma anche il 49,6% di chi ha redditi medio-bassi.

Le pensioni previdenziali (invalidità, vecchiaia, superstiti) costituiscono la principale misura redistributiva. L'importanza degli altri trasferimenti (pensioni assistenziali, CIG, sussidi di disoccupazione, assegni familiari, ecc.) decresce all'aumentare del reddito familiare.

La progressività dell'Irpef rispetto al reddito familiare è determinata soprattutto dalle detrazioni d'imposta. L'aliquota effettiva lorda, prima delle detrazioni, ha un profilo moderatamente progressivo e si stabilizza attorno al 14% per i redditi familiari superiori ai 24 mila euro. Dopo le detrazioni, la progressività è più marcata: l'aliquota effettiva netta aumenta di 8 punti percentuali fra i 12 mila e gli 80 mila euro. La progressività dell'imposta netta risulta più pronunciata per i redditi familiari medio-bassi, dai 20 ai 40 mila euro, che per quelli dai 40 ai 60 mila euro.

Tags
#dati istat  #redditi   
Lascia un commento

Nome

Email

Commento

2 + 2