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Editoriali | Eduardo Nappi | 18 Luglio 2017
L'Albergo dei Poveri: la costruzione
L'Albergo dei Poveri: la costruzione
Tra il 1749 e il 1750 Carlo di Borbone, spinto da grandi figure presenti a Napoli come il futuro S.Alfonso Maria de Liguori, il gesuita Francesco Pepe e il domenicano Gregorio Maria Rocco, decise la costruzione del Real Albergo dei Poveri, che molti insistono a chiamare palazzo Fuga. L'edificio doveva essere realizzato fuori Porta Nolana ed, infatti, furono acquistati dal re in quella zona terreni e fabbricati per circa 9.000 ducati. I lavori di scavo, però, fecero scoprire una falda acquifera che avrebbe nociuto al fabbricato. I 9.000 ducati furono restituiti agli amministratori regi dai venditori, alcuni dei quali furono risarciti a seconda dei danni che avevano subito i loro terreni durante lo scavo. Successivamente, per la costruzione fu scelta una zona alle pendici della collina di Capodimonte di fronte alla chiesa di S.Antonio Abate e l'opera fu affidata all'architetto Ferdinando Fuga.
Inizialmente il manufatto doveva avere una facciata lunga 600 metri, poi ridotta agli attuali 354. Nel pianterreno furono previsti magazzini,scuderie, cisterne, pozzi d'acqua piovana, lavanderie e bagni. Nei piani alti dormitori, refettori e i laboratori dove i giovani avrebbero imparato un mestiere. Si pensò anche ad una chiesa che non fu mai realizzata, ma furono costruite piccole cappelle al centro del palazzo. Per le cerimonie importanti, specialmente i matrimoni, coloro che vivevano nell'Albergo, si servivano della chiesa di S.Giovanniello, abbattuta quando fu allargata la strada della Doganella. I lavori per la costruzione dell'Albergo, sostenuti in gran parte dalla Corte, però, andarono a rilento per spese impreviste ed eventi avversi quali la carestia avvenuta nel Regno negli anni 1763 - 1765, la guerra contro la Francia, la rivoluzione del 1799. Con il ritorno dei Borbone nel 1816, i lavori ripresero a pieno ritmo e, finalmente nel 1823, dopo 70 anni, l'opera poteva dirsi conclusa (1).

1) E.Nappi - C.Francobandiera, Documenti inediti XVIII - XX secolo, Napoli MMI.
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