Mosca: ucciso "l'emiro" dell'Isis
nel Nord del Caucaso
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Mosca: ucciso "l'emiro" dell'Isis
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L'intelligence russa ha annunciato oggi di aver ucciso "l'emiro" dei jihadisti dello Stato Islamico (Isis) nel Nord del Caucaso, durante un'operazione nella repubblica russa del Daghestan. "Tra i banditi neutralizzati sono stati identificati il leader dello Stato islamico nella regione del Caucaso, Rustam Aselderov, e quattro dei suoi collaboratori", si legge in un comunicato diffuso dai servizi di intelligence Fsb. Aselderov, 35 anni, anche noto come Abu Mohammad al-Qadari, aveva giurato fedeltà al leader dell'Isis, Abu Bakr al Baghdadi, nel dicembre 2014; da allora il gruppo aveva rivendicato diversi attacchi contro la polizia in Daghestan. Nel 2015, il dipartimento di Stato americano aveva imposto sanzioni personali ad Aselderov, descritto come "combattente terrorista straniero" dopo la sua nomina da parte dell'Isis a leader della propria organizzazione nella regione.
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