La polizia polacca ha arrestato un cittadino iracheno con l'accusa di detenere tracce di sostanze esplosive, a pochi giorni dal viaggio del Papa a Cracovia in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.

Il tribunale di Lodz ha confermato il fermo effettuato la settimana scorsa, prolungando la custodia cautelare a due mesi , mentre proseguono le indagini: se condannato per possesso di esplosivi, l'uomo rischia fino ad otto anni di carcere. "Al momento non vi sono elementi per un'accusa di terrorismo" ha spiegato il Procuratore, Beata Marczak, secondo la quale la quantità di materiale trovata dagli inquirenti non era comunque sufficiente a causare un'esplosione. Secondo la stampa polacca l'uomo, quarantottenne, era arrivato in Polonia due settimane fa, dopo essere stato espulso dalla Svezia; in precedenza aveva vissuto in Svizzera per diversi anni.