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Global | | 22 Febbraio 2018
Primo ok ai decreti sulle carceri,
piano di investimenti da 36 miliardi
Primo ok ai decreti sulle carceri, piano di investimenti da 36 miliardi

Il decreto legislativo che modifica le norme sulla vita in carcere e l'ordinamento penitenziario, già esaminato dal Parlamento, a quanto si è appreso, è al momento in stand by e dovrebbe essere approvato dal prossimo Cdm. Il Consiglio dei ministri ha approvato invece in via preliminare tre decreti attuativi sulle carceri riguardanti minori, lavoro e giustizia riparativa. "E' un lavoro in progress, lavoriamo con strumenti diversi con l'obiettivo innanzitutto che il sistema carcerario contribuisca a ridurre il tasso recidiva da parte di chi è condannato per reati", afferma il premier Paolo Gentiloni in una conferenza stampa, al termine del Cdm. 

Alcuni decreti attuativi, ha spiegato Gentiloni, "sono stati adottati, altri lo saranno nelle prossime settimane, tenendo conto delle indicazioni del Parlamento". "Noi - ha sottolineato il premier - lavoriamo con strumenti diversi, innanzitutto con l'obiettivo che il sistema carcerario contribuisca a ridurre notevolmente il tasso di recidiva da parte di chi è accusato o condannato per reati". E' questo "il filone che unisce diversi provvedimenti: abbiamo un rischio che questo sistema, se non ha delle correzioni credo utili e in parte adottate oggi, in parte nei prossimi mesi, non sia sufficientemente efficace per ridurre la recidiva, quindi che comportamenti criminali continuino a generare comportamenti criminali anziché favorire il reinserimento nella società".

Gentiloni ha annunciato anche il varo, come previsto dalla legge di Bilancio, di un piano di investimenti che ammonta a 36 miliardi.  "36 miliardi investimenti finanziati dallo Stato - ha sottolineato - sono un contributo molto importante per la nostra economia". Il premier è intervenuto anche sui nuovi contratti di lavoro nel settore pubblico:  "Sono stati recepiti una serie di accordi sindacali: è un lavoro che sta proseguendo e si sta concludendo, abbiamo ancora qualche capitolo aperto; dò atto al lavoro svolto dai ministri competenti, dopo 9-10 anni di attesa il nostro pubblico impiego e il comparto sicurezza e anti locali hanno un nuovo contratto di lavoro: è un fatto di grande rilievo per molte famiglie".

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