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FBN News | | 29 Agosto 2017
Riforma del Terzo settore
Che cosa è il Social Bonus?
Riforma del Terzo settore Che cosa è il Social Bonus?
Come ormai è noto cambiano le cose per il  Terzo settore In vigore dallo scorso 3 agosto (D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117) il nuovo Codice che istituisce quello che viene definito come il “Social Bonus”. Si tratta di un credito d'imposta per le erogazioni liberali a favore degli enti del terzo settore.
Il credito d’imposta è riconosciuto in relazione alle erogazioni liberali in denaro in favore degli enti del Terzo settore non commerciali che hanno presentato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali un progetto per sostenere il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata assegnati ai suddetti enti del Terzo settore e da questi utilizzati esclusivamente per lo svolgimento di attività di interesse non commerciale con modalità non commerciali. Il credito è pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche e al 50% se effettuate da enti o società. Il credito non è cumulabile con le detrazioni previste per somme donate alle onlus (pari al 30%, elevabile al 35% se a beneficiarne è un’organizzazione di volontariato), ed è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile ed ai soggetti titolari di reddito d'impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui.  Il credito è ripartito in tre quote annuali di pari importo, è utilizzabile tramite compensazione, non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell'IRAP e non è soggetto ai limiti previsti dall’art. 1, comma 53, L. n. 244/2007 e dall'art. 34 L. n. 388/2000.
I soggetti beneficiari delle erogazioni liberali effettuate per la realizzazione di interventi di manutenzione, protezione e restauro dei beni stessi, devono comunicare trimestralmente al Ministero del lavoro l'ammontare delle erogazioni liberali ricevute nel trimestre di riferimento; provvedono altresì a dare pubblica comunicazione di tale ammontare, nonché della destinazione e dell'utilizzo delle erogazioni stesse, tramite il proprio sito web istituzionale, nell'ambito di una pagina dedicata, e in un apposito portale, gestito dal medesimo Ministero.
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