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Economia | | 01 Gennaio 2018
Crescita economica continua,
ma troppi infortuni sul lavoro
Crescita economica continua, ma troppi infortuni sul lavoro

Si chiude con il 2017 un anno molto particolare - come riporta vita.it - un anno cruciale sotto vari punti di vista per il sistema Paese, in quanto rappresenta la fine di una serie di cicli decennali e la premessa per l’inizio di uno nuovo. Esattamente dieci anni fa, nel 2008, infatti, ci fu l’esplosione della lunga crisi economica i cui effetti devastanti si sono protratti fino al 2014. Da allora si sono iniziati ad intravedere i primi timidi segnali di ripresa che sono andati via via rafforzandosi, per consolidarsi definitivamente proprio nel 2017. I dati ISTAT dei primi dieci mesi parlano di un PIL a +1,5% (che probabilmente dovrà essere rivisto addirittura al rialzo), di una Produzione industriale in crescita del 2,9% e di un incremento dell’Occupazione e delle Ore lavorate rispettivamente dell’1,3% e del 2,4%. 

Sembrerebbe tutto bene, dunque, ma, purtroppo, c’è il rovescio della medaglia: nel 2017 anche gli infortuni e le morti sul lavoro sono aumentati, allineandosi al percorso delineato dalla dinamica economica. Dopo un periodo di forte flessione - iniziatosi anch’esso nel 2008 e determinato in larga parte dagli effetti negativi della crisi sul versante lavoro - già da alcuni anni l’andamento infortunistico ha cominciato a dare segnali preoccupanti di un progressivo deterioramento, finché in questo 2017 abbiamo assistito, per la prima volta dopo oltre 25 anni, ad una crescita contemporanea sia di infortuni che di morti sul lavoro.

Sulla base degli ultimi dati INAIL, nei primi undici mesi del 2017 gli infortuni sul lavoro sono aumentati dello 0,3% e le morti sul lavoro dell’1,8%, rispetto allo stesso periodo del 2016.

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#infortuni lavoro   
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