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Editoriali | Eduardo Nappi | 03 Luglio 2018
Formazione per gli ex detenuti
Formazione per gli ex detenuti

Negli ultimi anni sono nate diverse associazioni con lo scopo di aiutare gli ex detenuti, specialmente i più giovani, creando strutture nelle quali si cerca di insegnare loro un mestiere che potrà essere utile a chi, tornato libero, inizierà una nuova vita mettendo a frutto quanto ha imparato.

Pochi sanno, però, che a Napoli durante il regno borbonico, il re e suoi uomini illuminati chiesero a valenti artigiani, pagati dallo Stato, di insegnare il loro mestiere a giovani ex reclusi, ciò avrebbe loro permesso in futuro di riscattarsi completamente con il proprio lavoro

I documenti che pubblichiamo sono stati ritrovati tra le scritture dell'Archivio Storico della Fondazione Banco di Napoli. Banco di San Giacomo, giornale matricola 2156 alle giornate 23 febbraio, 7 aprile e 27 luglio.

Istituto Banco di Napoli - Fondazione, Banco di S. Giacomo, giornale copiapolizze del 1780, matricola 2156, due partite di 4 ducati estinte il 23 febbraio 1780. A Cosmo Bertone. E per lui a Gaetano Russo, mastro calzolaio per il decorso da primo settembre 1779 a 31 dicembre detto per causa di carlini 10 al mese che detta Real Azienda di Educazione li corrisponde per il figliolo del Real Convitto di San Giuseppe a Chiaia che prima era recluso nel dismesso Real Reclusorio di Nola chiamato Raffaele Principio che il medesimo tiene presso di sé per insegnarli la detta sua arte:

  1. 4 ad Antonio Scarcio, mastro calzolaio, per il figliolo Gaetano Panza (23 febbraio 1780)
  2. 4 ad Andrea Ferrigno, mastro sartore, per il figliolo Agostino Buonomo (23 febbraio 1780)
  3. 4 a Carmine Arnese, mastro sartore, per il figliolo Gaetano Cardente (23 febbraio 1780)

D.4 a Gaetano Arciuolo, orefice, per il figliolo Raimondo Finamore (23 febbraio 1780)

  1. 4 a Vincenzo Mosca, negoziante di cappelli, per il figliolo Nicola Roberto (23 febbraio 1780)
  2. 4 a Giacomo Savarese, mastro banderaro, per il figliolo Stefano Fiore (7 aprile 1780)
  3. 3,80 a Alesio Acampora, mastro setaiolo, per il figliolo Gaetano Cavaliere (7 aprile 1780)
  4. 3 a Gio Ricciardo, tessitore, per il figliolo Simone Brambilla (27 luglio 1780)
  5. 4 a Biagio di Bernardo, tessitore di tela, per il figliolo Giuseppe Pinto (27 luglio 1780)
  6. 1,97 a Gaetano Pintauro, pasticciere, per il figliolo Marcello Roberto (27 luglio 1780)

D.4 a Antonio Ventre, mastro sartore, per il figliolo Dionisio Costrios (23 febbraio 1780)

  1. 0,93 a Pietro Puello, mastro sartore, per il figliolo Antonio Campora (23 febbraio 1780)
  2. 2,33 a Nicola Savarese, mastro calzolaio, per il figliolo Pasquale Cusman (23 febbraio 1780)
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