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Global | | 18 Aprile 2018
Il design in carcere, detenuti
e architetti progettano spazi e arredi
Il design in carcere, detenuti e architetti progettano spazi e arredi
Stessi metri quadrati, ma con arredi diversi, più funzionali. È nato così il progetto "FornitureforAll!". E la prima tappa di questo progetto è la mostra - come riporta redattoresociale.it - "Stanze sospese", che è visitabile alla Società d'incoraggiamento d'arti e mestieri (in via Santa Marta) a Milano, nell'ambito delle iniziative del Fuorisalone. Designer e detenuti hanno lavorato insieme per sei mesi e sono arrivati a progettare una cella in cui il letto a castello riserva preziosi angoli per il guardaroba, alle pareti ci sono "barre multiuso" che possono trasformarsi in mensole, appendi abiti o possono sostenere anche un tavolino smontabile e le sedie. Il tutto in plastica dura riciclata. Nella mostra "Stanze sospese" il visitatore trova tre celle: una che riproduce una vera cella del carcere di Bollate, una riprogettata con le soluzioni alternative e la terza con alcuni arredi pensati per le stanze dell'Icam, l'Istituto di custodia attenuata in cui sono rinchiuse le detenute con figli piccoli fino a cinque anni d'età. Per i bambini è stata progettata una sedia che si può modificare man mano che cresce e uno sgabello che include anche un gioco da tavolo. “FurnitureforAll!” è un progetto di design sociale nato dal dialogo tra la Fondazione Allianz Umana Mente. La produzione dei prototipi è stata realizzata dal Polo formativo Legno Arredo, mentre il laboratorio di falegnameria Arteticamente della Fondazione Sacra Famiglia ha prodotto alcuni arredi del progetto e una serie di gadget da distribuire a giornalisti e avventori.
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#carcere  #detenuti   
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