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Global | | 13 Novembre 2018
L'egoismo sociale e la solitudine
aumentano depressione anziani
L'egoismo sociale e la solitudine aumentano depressione anziani
La solitudine, i problemi della salute tipici dell'età avanzata, la ridotta capacità economica, la morte degli amici, l'inattività, sono alcuni dei fattori che possono portare gli anziani alla depressione ed essere l'anticamera per lo sviluppo delle demenze senili. Secondo i dati della Società nazionale medica interdisciplinare cure primarie, la depressione nell'anziano "deve essere considera una situazione cronica ed è riscontrabile nel 10% della popolazione anziana e raggiunge il 40% se si considerano le forme lievi. A volte la depressione è più evidente tra i maschi 'over 85' che vivono soli e può provocare un evento drammatico come il suicidio". "La prima riflessione importante è sul rapporto tra la depressione e l'età che avanza, c'è un ruolo e il coinvolgimento di fattori di tipo medico-sociali e ambientali - spiega all'Adnkronos Salute Raffaele Antonelli Incalzi, presidente Società di gerontologia e geriatria (Sigg) - Un rapporto bidirezionale in cui chi soffre del 'male oscuro' si isola da tutto e da forme lievi si passa a quelle croniche. Dovremmo garantire invece un contesto che sia il più protettivo e rassicurante. Ma la frammentazione del nucleo familiare, l'egoismo sociale, la solitudine sempre più diffusa, sono elementi che fanno aumentare il rischio di depressione nell'anziano. Ci sono anche casi in cui questo isolamento porta alla patofobia, la paura di contrarre malattie. Inoltre chi soffre di depressione in età avanzata ha un rischio più elevato di sviluppare patologie degenerative quali la malattia di Parkinson, l'ictus e le demenze".
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