L’esperienza innovativa del
crowdfunding nei beni confiscati
crowdfunding nei beni confiscati
L’esperienza innovativa del
crowdfunding nei beni confiscati
Importante incontro sull’esperienza innovativa del crowdfunding nei beni confiscati, previsto per Sabato 1° dicembre 2018 dalle 10:00 presso l'Officina delle Culture Gelsomina Verde in Via Arcangelo Ghisleri – lotto P/5 Scampia- Napoli.
Si tratta di un confronto sul tema della lotta alle mafie, in particolare sul riutilizzo virtuoso dei beni confiscati, in un'ottica risarcitoria e di sviluppo comunitario in termini di occupazione, di inclusione sociale, di miglioramento della qualità della vita.
La promozione, diffusione e attuazione di progetti per la valorizzazione e il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, contribuiscono, infatti, al rafforzamento delle politiche di coesione sociale, di lavoro per i giovani, di sviluppo del territorio e di reti relazionali. Ciro Corona racconta la storia di un territorio, dei suoi legami con la camorra, del lavoro svolto dalle associazioni dell’Officina a Scampia e dalla cooperativa Resistenza sul fondo confiscato Amato Lamberti di Chiaiano per la restituzione concreta alla collettività di beni comuni e di beni confiscati attraverso la riconversione ad uso sociale degli stessi, l’inserimento di migranti e detenuti in affidamento al lavoro, la partecipazione democratica e attiva del territorio. Saranno con noi docenti e studenti dell’Istituto Isabella d’Este Caracciolo – indirizzo alberghiero, i giovani del Rotary InterAct, gli studenti dell’Università della Calabria e i giovani del territorio. L’incontro sarà l’occasione per promuovere la Cassa del Mezzogiorno 2019 e il Progetto Vivere la legalità.
Il Progetto Vivere la legalità, con il Patrocinio morale del Comune di Napoli e della Camera di Commercio di Napoli, si propone di far conoscere la realtà dei beni confiscati e di promuovere
il riutilizzo efficace come opportunità di crescita del territorio e occasione di lavoro per i giovani, attraverso la creazione di impresa. All’interno del progetto Vivere la legalità verrà attuato il Programma Destinazione Impresa, un
piano di lavoro, di azione concreta, volto a valorizzare i beni confiscati alle mafie attraverso la formazione dei giovani con l’obiettivo di creare attività di imprenditoria sociale.
Si tratta di un confronto sul tema della lotta alle mafie, in particolare sul riutilizzo virtuoso dei beni confiscati, in un'ottica risarcitoria e di sviluppo comunitario in termini di occupazione, di inclusione sociale, di miglioramento della qualità della vita.
La promozione, diffusione e attuazione di progetti per la valorizzazione e il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, contribuiscono, infatti, al rafforzamento delle politiche di coesione sociale, di lavoro per i giovani, di sviluppo del territorio e di reti relazionali. Ciro Corona racconta la storia di un territorio, dei suoi legami con la camorra, del lavoro svolto dalle associazioni dell’Officina a Scampia e dalla cooperativa Resistenza sul fondo confiscato Amato Lamberti di Chiaiano per la restituzione concreta alla collettività di beni comuni e di beni confiscati attraverso la riconversione ad uso sociale degli stessi, l’inserimento di migranti e detenuti in affidamento al lavoro, la partecipazione democratica e attiva del territorio. Saranno con noi docenti e studenti dell’Istituto Isabella d’Este Caracciolo – indirizzo alberghiero, i giovani del Rotary InterAct, gli studenti dell’Università della Calabria e i giovani del territorio. L’incontro sarà l’occasione per promuovere la Cassa del Mezzogiorno 2019 e il Progetto Vivere la legalità.
Il Progetto Vivere la legalità, con il Patrocinio morale del Comune di Napoli e della Camera di Commercio di Napoli, si propone di far conoscere la realtà dei beni confiscati e di promuovere
il riutilizzo efficace come opportunità di crescita del territorio e occasione di lavoro per i giovani, attraverso la creazione di impresa. All’interno del progetto Vivere la legalità verrà attuato il Programma Destinazione Impresa, un
piano di lavoro, di azione concreta, volto a valorizzare i beni confiscati alle mafie attraverso la formazione dei giovani con l’obiettivo di creare attività di imprenditoria sociale.
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