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Global | | 06 Dicembre 2018
La Comunità Papa Giovanni XXIII
festeggia i suoi primi 50 anni
La Comunità Papa Giovanni XXIII festeggia i suoi primi 50 anni
50 anni della Comunità di don Benzi. La Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, celebra 50 anni di vita. L'evento si terrà il 7 dicembre dalle 9.00 alle 12.30 a Rimini, città da cui tutto ebbe inizio nel 1968, presso il Palacongressi in via della Fiera 23. Alla celebrazione sarà presente il Presidente della Repubblica. E’ confermata la partecipazione di 7mila persone tra ospiti, giovani studenti e appartenenti alla Comunità provenienti da tutta Italia e dall'estero. Per l'occasione verrà proiettato il film Solo cose belle, una commedia sulla vita in una casa famiglia della Papa Giovanni XXIII.
Il Presidente della Repubblica dapprima incontrerà una casa famiglia dell'associazione. Quindi andrà in visita privata alla casa parrocchiale della Grotta Rossa dove ha vissuto don Oreste Benzi, il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, morto nel 2007. Infine raggiungerà il Palacongressi della città romagnola dove potrà ascoltare quattro testimonianze: un ragazzo disabile accolto in casa famiglia, una ragazza liberata dalla schiavitù della prostituzione, una giovane impegnata all'estero nel corpo di pace dell'associazione ed un detenuto che espia la pena con misura alternativa al carcere. Giovanni Paolo Ramonda, successore di don Benzi alla guida dell'associazione, porterà i saluti a nome della Comunità. L'evento si concluderà con il saluto del Presidente Mattarella.
La Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, è formata da persone che condividono ogni giorno la propria vita con gli ultimi: persone con disabilità, bambini abbandonati, anziani soli, tossicodipendenti, prostitute, senza fissa dimora, profughi, mamme in difficoltà, carcerati. Opera attraverso 500 realtà di accoglienza in Italia ed in più di 40 paesi nei 5 continenti.
La casa famiglia è l'intuizione più profonda di don Oreste Benzi. Si caratterizza per la presenza di un papà ed una mamma. Non operatori in strutture residenziali ma strutture affettive. Una vera famiglia, in cui si vive 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Non un’occupazione lavorativa ma una scelta di vita. Persone che aprono le porte di casa per dare una famiglia a chi non ce l'ha. In esse c'è posto per tutti: minori, disabili, anziani, italiani o stranieri e chiunque cerchi un punto fermo da cui ripartire, una famiglia in cui ritrovarsi. Oggi la Papa Giovanni XXIII conta 201 case famiglia in Italia, in cui sono accolte 1283 persone, e 50 case famiglia all'estero.
Settembre 1968, don Oreste Benzi, un sacerdote di Rimini, decide di organizzare sulle vette delle Dolomiti una vacanza speciale: un campeggio per ragazzi “spastici”- allora si diceva così - accompagnati da giovani volontari. Si tratta di una vera e propria rottura con l’assetto sociale: all’epoca non esisteva il concetto di “integrazione”, la disabilità era un tabù, una vergogna. Faceva paura. Nasce così la Comunità Papa Giovanni XXIII. Un gruppo di giovani desiderosi di vivere la giustizia attraverso la condivisione della vita direttamente con gli ultimi, guidati da un prete, Don Oreste Benzi, che si faceva interprete dell’impetuoso vento del Concilio Vaticano II, che aveva dato alla Chiesa un nuovo spirito dopo che per secoli si era basata sugli ordini religiosi costituiti da consacrati.
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