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Economia | | 01 Aprile 2018
Migranti bambini, appello delle Ong:
"Non usare la forza per le impronte"
Migranti bambini, appello delle Ong: "Non usare la forza per le impronte"
Usare la forza sui bambini può minare il loro sviluppo psicofisico e quindi mezzi coercitivi non devono essere adottati, neanche in casi eccezionali, quando i minori stranieri entrati in Europa rifiutano di registrare le proprie impronte digitali: è l’appello - come riporta repubblica.it - che un gruppo di 22 organizzazioni internazionali e Ong - tra cui Unicef, Unhcr, Oim e Save the Children - ha rivolto alle istituzioni che stanno lavorando alla riforma di Eurodac, ovvero il database europeo che raccoglie i dati biometrici dei richiedenti asilo o che sono entrati irregolarmente nel territorio comunitario.   

“L’affermazione che ottenere dati biometrici con la forza sia necessario per proteggere i bambini da sfruttamento o traffico clandestino è fuorviante”, affermano le organizzazioni in riferimento al testo del regolamento in discussione, che ammette la possibilità dell’uso della forza, anche se “come ultima ricorsa” e “in casi eccezionali”. L’appello è stato rilanciato nei giorni scorsi dall’Intergruppo del Parlamento Europeo sui Diritti dei Bambini: “Ho inviato una lettera ai rappresentanti di Parlamento, Consiglio europeo e Commissione che stanno negoziando la versione finale del testo per chiedere loro di esentare i bambini, in quanto gruppo vulnerabile, da tutte le forme di coercizione per ottenere le loro impronte digitali”, spiega Anna Maria Corazza, europarlamentare svedese di origine italiana che presiede l’Intergruppo. 
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#bambini  #migranti   
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