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Global | | 11 Aprile 2018
Pendolari della salute in crescita,
ma è emergenza casa in tutta Italia
Pendolari della salute in crescita, ma è emergenza casa in tutta Italia
I «pendolari della salute» sono i malati che scelgono – spesso senza avere alcuna alternativa per la mancanza, dove vivono, di strutture specialistiche – di curarsi in regioni diverse da quella in cui risiedono. Il 23 per cento di loro - come riporta corriere.it - arriva a fare un viaggio di oltre 400 chilometri. Sono i protagonisti di una migrazione silenziosa, di cui poco si parla ma che coinvolge, ogni anno, 1 milione 400 mila persone, fra malati e loro famigliari. Numeri, peraltro, in costante crescita.  Di pari passo aumenta drammaticamente il bisogno di alloggi a prezzi sostenibili per questi malati che, già provati dallo stress emotivo della loro patologia, devono affrontare spese importanti per il trasferimento. A loro, al momento, pensa solo il mondo del non profit, con la rete delle case di accoglienza messa in piedi in questi decenni dalle organizzazioni di volontariato. Ma è una risposta assolutamente inadeguata. La necessità è di almeno 180 mila posti letto. In Lombardia, dove sono presenti circa ottanta case di accoglienza, i posti sono un migliaio.
Servirebbe un coordinamento fra ospedali, enti del Terzo settore e il sostegno delle istituzioni. Un dialogo oggi marginale, legato a esperienze consolidate o sensibilità più accentuate. La migrazione sanitaria «pesa» anche sulla collettività: le regioni che perdono pazienti si vedono decurtare il budget sanitario dallo Stato. La Calabria, ad esempio, deve rinunciare a 265 milioni di euro l’anno, che invece potrebbero essere reinvestiti in strutture e professionalità in loco. La Campania perde 235 milioni, il Piemonte solo 60. Al contrario, la Lombardia incassa 580 milioni, mentre l’Emilia Romagna 326. È il quadro che emerge dalla ricerca del Censis, «Migrare per curarsi», realizzata per conto di CasAmica onlus e presentata a Milano, in un convegno promosso dalla onlus e da Ubi Banca.
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#casa  #pendolari  #salute   
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