LEADERBOARD
Global | | 02 Agosto 2018
Siria, Amnesty: Turchia stop
alle "gravi violazioni" ad Afrin
Siria, Amnesty: Turchia stop alle "gravi violazioni" ad Afrin
Amnesty International ha sollecitato la Turchia a fermare le "gravi violazioni dei diritti umani" ad Afrin, l'ex roccaforte di una milizia curda nel Nord della Siria, ed ha accusato Ankara di "chiudere un occhio" sugli abusi compiuti. In un rapporto pubblicato ieri sera, l'ong afferma che i residenti di questa città siriana "sopportano molteplici violazioni dei diritti umani, la maggior parte delle quali sono compiute da gruppi armati siriani e persone armate dalla Turchia". "Queste violazioni, sulle quali le forze armate turche chiudono un occhio, comprendono detenzioni arbitrarie, sparizioni forzate, confisca di beni e saccheggi", sottolinea Amnesty International nel suo rapporto. Secondo Amnesty, i militari turchi e i combattenti siriani alleati hanno "requisito le scuole" di Afrin, impedendo a molte migliaia di bambini di frequentare le lezioni. "L'offensiva e l'occupazione dell'esercito turco stanno esacerbando la sofferenza degli abitanti di Afrin, che hanno sofferto per anni per un conflitto mortale", ha affermato Lynn Maalouf, direttrice delle ricerche sul Medio Oriente di Amnesty International.
Tags
 
Lascia un commento

Nome

Email

Commento

2 + 2