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Global | | 07 Marzo 2019
Sisma: da farmacie rurali a
turismo, 8 progetti per rilancio
Sisma: da farmacie rurali a turismo, 8 progetti per rilancio
Dall'implementazione di un sistema di produzione di latte ovicaprino biologico alla valorizzazione di seconde case a fini turistici, l'implementazione di un sistema di 'trasporto a chiamata', fino alla promozione di un sistema di cure con le 'farmacie rurali' o i 'villaggi Alzheimer'. Sono alcuni degli otto progetti d'impresa nati dallo studio 'Ripartire dopo il sisma', presentato oggi a Roma da 'Nomisma'. Obiettivo del contributo curato dal centro studi bolognese e' quello di definire, attraverso una valorizzazione delle aree colpite dal sisma quasi tre anni fa, una serie di iniziative d'impresa. Tra i progetti, quello di una filiera zootecnica industriale incentrata su produzione, lavorazione e commercializzazione di latte caprino biologico e di prodotti derivati come lo yogurt. Ma c'e' anche l'idea di una filiera suinicola, che a sua volta incide per il 46% su quella agricola dell'Umbria, per valorizzare il prosciutto di Norcia. Nomisma stima il livello minimo di investimento a garanzia di una redditivita' di filiera in 66 milioni di euro per una produzione media annua attesa di 2.000 prosciutti la settimana. Si prevede un'opportunita' occupazionale complessiva per circa 240 unita' al netto della fase di allevamento. Avendo sul territorio un'elevatissima incidenza di seconde case (in alcuni Comuni superiore al 60% del totale delle abitazioni, dove il dato medio nazionale e' del 22,7%), per Nomisma sarebbe possibile la creazione di 4 strutture specializzate, una per regione, per l'avvio di un progetto con un minimo di 1.900 case (meno del 2% del patrimonio abitativo vuoto o non occupato da residenti).
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