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Editoriali | I ricordi di Eduardo | 20 Marzo 2017
Gioco del lotto
Origini nel 1682
Gioco del lotto Origini nel 1682

Il gioco del lotto (la bonafficiata) venne istituito a Napoli nel 1682 per urgenti necessità finanziarie dovute a bisogni statali. In quell’anno, infatti fu imposta una tassa chiamata “arrendamento”del gioco del lotto o gioco delle “zitelle” e data in appalto per quattro anni per 13.200 ducati a Goffredo Spinola, che si aggiudicò l’arrendamento anche per gli anni 1686 – 1691. Il gioco, però, fu abolito per il disastroso terremoto avvenuto il 5 giugno 1688 e ripristinato solo nel 1712. 
Già dal 1682, ogni volta che avveniva l’estrazione, l’appaltatore doveva pagare le vincite e 150 ducati, di cui 125 andavano a cinque ragazze da marito bisognose, rinchiuse in un Conservatorio napoletano e che in tal modo avrebbero portato in dote al futuro sposo 25 ducati. Gli altri 25 ducati erano riservati al fanciullo che avrebbe estratto i numeri. 
Si riportano, per curiosità, i nominativi delle fanciulle estratte il 20 dicembre 1738, quello del ragazzino che estrasse i numeri e della mamma che incassò il danaro. Presso l’Archivio Storico della Fondazione Banco di Napoli è possibile seguire i conti dell’arrendamento fino al XIX secolo, ricavando le generalità degli appaltatori, i numeri estratti, le vincite e soprattutto i nominativi di tantissime giovanette beneficiate dal gioco delle “zitelle”. 

Documenti 
Banco dello Spirito Santo, giornale copiapolizze del 1739, matr. 1357, partita di 25 ducati, estinta il 7 gennaio. A Stefano Pecora D. 25. E per esso ad Anna Cocuccio, di Arcangelo, a tenore di mandato spedito dalla Regia Camera e per essa da Giovanni Brancaccio segretario di Stato di Sua Maestà Dio Guardi e soprintendente della Real Azienda. Et sono per l’elemosina ossia soccorso dotale di detta Anna stata estratta nella passata estrattione di Napoli a 20 del passato sotto il n. 55. Et detto pagamento lo facessimo alla sudetta et firma autenticata. Et per firma autentica di notar Giacomo Girace ad Arcangelo Cocuccio, suo padre. 
Le altre quattro ragazze estratte il 20 dicembre 1738 furono pagate tramite lo stesso Banco delle Spirito Santo rispettivamente: 
Elisabetta Panico di Giuseppe, estratta col n. 45, pagata il 23/12/1738, Donata Rosa Caracciolo quondam Leonardo, estratta col n. 54, pagata il 23/12/1738, Aurelia Rosa di Vincenzo, estratta col n. 7, pagata il 23/12/1738, Giuseppa Anna Oliva di Giovanni, estratta col n. 6, pagata il 30/01/1739. 
Per l’ estrazione del 20 dicembre 1738, il giorno 22 dello stesso mese fu pagato il piccolo Donato Montella per avere effettuato l’estrazione. I ducati 25 andarono alla mamma Vittoria Sincoduca. 

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